In primavera è tutto un fiore di mostre in Italia. In quest'articolo ve ne proponiamo oltre 50, in ordine geografico dalla Valle d'Aosta fino alla Sicilia; sono grandi e piccole esposizioni.
1. Martine Franck. Regarder les autres
Forte di Bard, Aosta, fino al 2 giugno
Per chi: ama la fotografia d’autore
Le persone sono al centro del percorso professionale della fotografa francese Martine Franck. La loro osservazione, l’onesta curiosità, l’evidente molteplicità dei soggetti caratterizzano il percorso espositivo di questa mostra realizzata in collaborazione con la Fondazione Henri Cartier-Bresson. Lo stupore e la celebrazione per un’artista poco nota tutta da scoprire.
2. Non ha l’età. Il Festival di Sanremo in bianco e nero 1951-1976
Gallerie d’Italia, Torino, fino al 12 maggio
Per chi: ha un’anima musicale
Provengono dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo le 85 immagini dedicate al Festival di Sanremo esposte in questa mostra. Le immagini non raffigurano sempre i cantanti sul palco ma, molto più spesso, li raccontano nei dietro le quinte, nei momenti di relax. Non mancano anche numerosi video provenienti dalle Teche Rai.
3. Cristina Mittermeier. La grande saggezza
Gallerie d’Italia, Torino, fino al 1° settembre
Per chi: ama natura e fotografia
La bellezza del nostro pianeta, le diverse culture e tradizioni dei suoi abitanti, i paesaggi, la fauna selvatica in continua evoluzione sono al centro della mostra che riunisce circa 90 fotografie della fotografa, biologa marina e attivista messicana. Una testimonianza per immagini per riflettere sulle saggezze ancestrali e su un pianeta da proteggere.
4. Robert Capa e Gerda Taro: la fotografia, l’amore, la guerra
Camera, Torino, fino al 2 giugno
Per chi: vuole scoprire una coppia d’assi
Sono 120 le fotografie esposte per questa mostra che, oltre a valorizzare il talento di Robert Capa, mette in luce anche quello di Gerda Taro, compagna di vita e di viaggi. Il rapporto professionale e sentimentale si concluse in Spagna dove Taro venne uccisa nel 1937.
5. Liberty. Torino Capitale
Museo Civico d’Arte Antica, Palazzo Madama, Torino, fino al 10 giugno
Per chi: ha un certo stile
Sono un centinaio le opere esposte in questa mostra che racconta il ruolo fondamentale che Torino svolse per l’affermarsi del Liberty. In cinque sezioni si sviluppano i temi e gli eventi che hanno caratterizzato quel momento, dall’eterno femminismo alla casa moderna, dalle architetture all’arredamento fino a un focus su Leonardo Bistolfi, maestro del Liberty.
6. A tu per tu con Leonardo
Musei Reali, Torino, fino al 30 giugno
Per chi: è in cerca di genialità
Sono 60 le opere esposte per questa mostra, delle quali 15 originali di Leonardo inclusi 6 fogli del Codice Atlantico. La mostra è arricchita da numerosi prestiti di istituzioni italiane e internazionali nonché da una interessante sezione con le opere dei suoi allievi, seguaci e imitatori.
Autoritratto, Leonardo da Vinci, Musei Reali
7. Car crash. Piero Gilardi e l’arte povera
Parco Arte Vivente, Torino, fino al 28 aprile
Per chi: vuole fare un tuffo negli anni Sessanta
Un omaggio al fondatore del Pav e ripercorre gli esordi della carriera dell’artista esplorando gli anni che vanno dal 1964 al 1969. La mostra racconta come in pochissimo tempo Gilardi sia stato coinvolto nelle tappe fondamentali del movimento poverista, dalle prime esposizioni come Arte Abitabile alla Galleria Sperone fino a quella agli arsenali di Amalfi. Il titolo deriva da un progetot mai realizzato per il Piper Pluriclub di Torino, luogo mitico che a quei tempi era aperto alle sperimentazioni più diverse.
8. Jacopo Benassi. Autoritratto criminale
Gam, Torino, fino al 1° settembre
Per chi: ha la fissazione del selfie
Come si fa a realizzare un autoritratto in cui non si compare mai? Jacopo Benassi propone foto di piante scattate al buio ai giardini pubblici, foto e tele sovrapposte, tenute insieme da grosse cinghie… Ed è proprio sul contrasto tra buio e flash che nasce il contrasto che risponde alla domanda.
9. Amami ancora
Mac, Lissone (Mb), fino al 19 maggio
Per chi: vuole conoscere le opere di Alice Ronchi
Parte da una ricerca intima e dal confronto con le opere vincitrici del Premio Lissone nel periodo 1946-1967 la prima personale in Italia di Alice Ronchi. L’artista restituisce così valore e visibilità contemporanea a opere presenti in collezione e presenta un nuovo intervento realizzato appositamente.
10. CosmologieSpazio 21, Lodi, fino al 27 aprile. Per chi: riflette sul cosmo
L’ex spazio industriale ospita questa collettiva di 14 accostati nella loro riflessione sul tema del cosmo. Dalla scultura all’installazione, dalla fotografia alla pittura, gli artisti italiani e internazionali hanno background diversi ma subiscono tutti la fascinazione per il mondo celeste. Dalle stelle dipinte alle foto che focalizzano l’attenzione sull’inquinamento atmosferico, un’esperienza di visita poetica e originale.
Piccolo Macrocosmo, Grande Macrocosmo di Carlotta Rod
11. Informale. La pittura italiana degli anni Cinquanta
Palazzo delle Paure, Lecco, fino al 30 giugno
Per chi: è in cerca di approfondimenti
Dopo la seconda guerra mondiale una nuova generazione di artisti stravolse il panorama creativo italiano. In questa mostra sono più di 60 le opere esposte di maestri come Afro, Tancredi, Fontana, Burri, Vedova e molti altri ancora la cui cifra espressiva ruota attorno al segno, alla materiale, al colore, al gesto.
Scontro di situazioni, Emilio Vedova
12. I Macchiaioli
Palazzo Martinengo, Brescia, fino al 9 giugno
Per chi: preferisce i classici
Ci sono tutti: Fattori, Lega, Signorini, Cabianca, Borrani. Abbati e molti altri ancora per questa mostra che, attraverso 100 opere, racconta le vicende artistiche di un movimento a suo modo rivoluzionario che ha raccontato un’Italia in evoluzione lasciando eredità anche a correnti artistiche internazionali.
13. Colore. Franco Fontana
Museo di Santa Giulia, Brescia, fino al 28 luglio
Per chi: apprezza la fotografia a colori
Sono state realizzate tra il 1961 e il 2017 le 122 immagini esposte per la mostra di Fontana. La rassegna racconta il percorso di ricerca del maestro emiliano esplorando temi come il paesaggio naturale, quello urbano, quello umano, ma anche la luce americana, le autostrade. Suddivisa in quattro sezioni, la mostra è un viaggio in una carriera intensa e molto colorata.
14. Biennale della Fotografia femminile di Mantova
Luoghi vari, Mantova, fino al 14 aprile
Per chi: è in cerca di belle fotografie con uno sguardo originale
Giunge alla terza edizione la Biennale della Fotografia femminile che, quest’anno, ha come titolo “Private”. Può essere inteso come riferimento alla vita privata, al tema della privacy nella sua definizione di cosa è pubblico e cosa è privato, sia nel mondo fisico sia nei social network. Un viaggio che coinvolge fotografe di tutto il mondo più o meno note.
Una skater nello scatto di Luisa Dorr
15. Georg Baselitz. Belle HaleineGalleria degli Antichi di Palazzo Giardino, Sabbioneta (Mn), dal 27 aprile al 24 novembre
Per chi: cerca il contemporaneo in un contesto rinascimentale
Promossa dalla Fondazione Sabbioneta Heritage, la mostra dedicata alle opere dell’artista tedesco è un viaggio nella sua poliedricità. Pioniere del neo espressionismo, ha spaziato tra sculture, pitture e incisioni ora esposte a Sabbioneta. Per la prima volta esposte insieme anche dieci provocatorie incisioni tratte da scene erotiche del XIX secolo.
Donna Via Venezia di Georg Baselitz - foto di Jochen Littkeman
16. Global Painting. La nuova pittura cinese
Mart, Rovereto, fino al 14 aprile
Per chi: è curioso del mondo orientale
Attraverso il lavoro di 24 giovani artisti, la mostra racconta le tendenze artistiche cinesi contemporanee. Cresciuti nella Cina del nuovo millennio, gli artisti diventano narratori di un Paese complesso le cui sfumature non sono sempre di immediata comprensione per la cultura occidentale.
17. Renaissance
Museion, Bolzano, fino al 1° settembre
Per chi: vuole conoscere una nuova generazione di artisti
Sono 15 gli artisti coinvolti in questa mostra collettiva dedicata ai giovani creativi del nord Italia. Nonostante affrontino il processo artistico in modi diversi, tutte e tutti condividono un approccio rigenerativo e critico con il proprio retaggio culturale. Una vera e propria scenografia progettata dallo studio (ab)Normal conduce tra le varie opere grazie a sfondi e giochi di luce.
18. Pierre Huyghe
Punta della Dogana, Venezia, fino al 24 novembre
Per chi: vuole perdere il senso del tempo e dello spazio
L’artista francese protagonista della più grande mostra dedicata al suo lavoro finora concepita. Huyghe adotta, nelle sue opere, un’altra prospettiva rispetto a quella umana per lasciar emergere ciò che si trova fuori dalla nostra comprensione stimolando l’osservatore a un cambio nel modo di vedere e leggere le cose.
19. Uzbekistan: l’Avanguardia nel deserto. La Forma e il SimboloCa’ Foscari, Venezia, fino al 29 settembre
Per chi: vuole viaggiare lontano
Una pagina di storia dell’arte poco conosciuta. Un Paese affascinante e misterioso. Una mostra che racconta, attraverso 100 opere, la connessione tra l’Avanguardia russa e l’arte dell’Asia Centrale. Un’esperienza originale che mette in luce tradizioni secolari e sperimentazioni innovative davvero impreviste.
Posatura delle tubature dell'acqua di Nikolay Karakan
20. Robert Indiana: The Sweet MysteryProcuratie Vecchie in San Marco, Venezia, fino al 24 novembre
Per chi: è si sente metafisico
È incentrata sui temi fondamentali della spiritualità, dell’identità e della condizione umana la mostra allestita alle Procuratie Vecchie recentemente restaurate da David Chipperfield. Con oltre 40 opere tra dipinti e sculture, il percorso espositivo racconta un lato più intimo dell’artista americano, ma non mancano anche alcuni grandi classici.
Eat/Die di Robert Indiana, foto Tom Povel Imaging @2024 Morgan Art Foundation Ltd/Artists Rights Society, Courtesy The Robert Indiana Legacy Initiative
21. I mondi di Marco Polo. Il viaggio di un mercante veneziano nel DuecentoPalazzo Ducale, Venezia, fino al 29 settembre
Per chi: è un appassionato viaggiatore
Un cittadino del mondo Marco Polo che ha raccontato l’Oriente quando era ancora irraggiungibile nel suo Il Milione, fonte inesauribile di ispirazione per studiosi, esploratori e viaggiatori di ogni epoca. Sono oltre 300 le opere esposte che raccontano quel viaggio insieme a inediti reperti proveniente dagli scavi della sua casa veneziana nell’area di San Giovanni Crisostomo.
Particolare di un mappamondo di Fra' Mauro del 1450-1460
22. Ilya and Emilia KabakovFondazione Querini Stampalia, fino al 14 luglio
Per chi: vuole scoprire o riscoprire due maestri
A un anno dalla scomparsa di Ilya Kabakov, questa mostra vuole ricordare il maestro dell’arte concettuale e la sua poetica attraverso una serie di installazioni storiche che dialogano con gli ambienti antichi e le collezioni d’arte del Museo della Fondazione. Ciascuna installazione diventa una scenografia con testi, luci, suoni in cui lo spettatore è chiamato a immergersi.
23. Solmi. Ship of FoolsPalazzo Donà dalle Rose, Venezia, dal 18 aprile al 28 luglio
Per chi: esplora i confini tra fisico e digitale
Ripercorre gli ultimi 10 anni di produzioni artistiche la mostra dedicata ai tanti linguaggi di Federico Solmi. Il suo approccio surrealista, intriso di satira, mette in discussione la contemporaneità e le sue mille contraddizioni. Tra sculture, dipinti e opere digitali, un viaggio nei mille mondi di un artista che ha esposto nei musei di mezzo mondo e ora torna in Italia.
Federico Solmi mentre lavora sull'opera Ship of Fools - foto di Hugo Perez
24. La dogaressa tra storia e mito. Venezianità al femminile dal Medioevo al Novecento
Palazzo Vescovile, Portogruaro (Ve), fino al 19 maggio
Per chi: vuole scoprire un aspetto nascosto di Venezia
La dogaressa era la moglie del doge veneziano, un ruolo importante che ha lasciato il segno sulla città nel corso dei secoli. La mostra, suddivisa in cinque sezioni, indaga la sua figura e le donne che l’hanno incarnata, da Giovanna Dandolo, che favorì le arti del ricamo e del merletto, fino alle contemporanee Peggy Guggenheim, che ricevette il titolo in via onorifica, e la contessa Anna Morosini.
25. Van Gogh
Museo Revoltella, Trieste, fino al 30 giugno
Per chi: apprezza i grandi classici
Dopo il successo ottenuto nella tappa romana, la mostra dedicata al genio di Van Gogh sbarca a Trieste. Esposti 50 capolavori arricchiti da apparati didattici, video e un allestimento scenografico. L’esposizione annovera tra i suoi colpi di scena anche due ritratti di Monsieur e Madame Ginoux.
26. Henri de Toulouse-Lautrec
Palazzo Roverella, Rovigo, fino al 30 giugno
Per chi: sente il richiamo bohémien
Salito agli onori della cronaca per le sue memorabili affiches, Toulouse-Lautrec è molto altro ancora. La mostra propone un viaggio nelle diverse sfaccettature della sua produzione con un focus su Parigi che è la vera protagonista della sua opera. Il percorso espositivo include 60 opere dell’artista ma si completa con altri lavori coevi.
27. Giacomo Matteotti (1885-1924). Una storia di tuttiPalazzo Roncale, Rovigo, fino al 7 luglio
Per chi: ha una coscienza politica
Una mostra importante, nel centenario dell’uccisione di Giacomo Matteotti, che ne ripercorre la vita e gli ideali attraverso documenti, immagini, libri con lo scopo di restituire al personaggio politico non un’astratta rappresentazione del martire, ma una presenza reale sul territorio e nella politica italiana.
Giacomo Matteotti
28. Da Monet a Matisse. French Moderns, 1850-1950
Palazzo Zabarella, Padova, fino al 12 maggio
Per chi: si sente un po’ francese
È realizzata in collaborazione con il Brooklyn Museum di New York la mostra che presenta 59 opere dedicata ai maestri francesi. Divisa in quattro sezioni, paesaggio, natura morta, ritratti e figure, il nudo, propone un percorso in un secolo di arte che ha cambiato stile, estetica e soggetti lasciando eredità fino ai giorni nostri.
Jules Breton (1827–1906), La fine della giornata lavorativa, 1886–1887. Olio su tela, 84 x 120 cm. Brooklyn Museum, dono di Mrs. Edward S. Harkness, 35.867. (Photo: Brooklyn Museum)
29. Monet. Capolavori dal Musée Marmottan, Paris
Centro Culturale Altinate, Padova, fino al 14 luglio
Per chi: preferisce i grandi classici
Sono le opere alle quali Monte teneva di più gli oltre 50 capolavori provenienti da Parigi esposti per questa mostra. Le “Ninfee”, i “Glicini” ma anche “La Loconotiva” e “Londra. Parlamento. Riflessi sul Tamigi” tra le opere del percorso espositivo.
30. Pop/Beat – Italia 1960-1979. Liberi di sognare
Basilica Palladiana, Vicenza, fino al 30 giugno
Per chi: ha uno spirito libero
Caratterizzate da una visione ottimistica della vita e del futuro, le opere riunite per questa mostra raccontano in realtà anche i movimenti politici e le suggestioni di modernità di un’epoca particolarmente vivace. Sono un centinaio le opere esposte di artisti come Giosetta Fioroni, Aldo Mondino, Ugo Nespolo, Pino Pascali e altri ancora.
Natura morta e materia di Renato Mambor
31. Futurismo di carta. Immaginare l’universo con l’arte della pubblicità
Museo Nazionale Collezione Salice, Treviso, fino al 30 giugno
Per chi: ama i manifesti
Tra il 1930 e il 1940 il futurismo raggiunge l’apice del suo sviluppo e i manifesti riflettono il clima del momento. In un’Italia in grande cambiamento, le nuove imprese sfruttano la creatività degli artisti del movimento per sponsorizzare nuove macchine, invenzioni e dare un senso al futuro che incombe. Aerei, macchine e motoscafi sfrecciano verso un radioso domani, almeno fino allo scoppio della seconda guerra mondiale.
Crociera aerea del decennale di Luigi Martinati
32. Donna in scena. Boldini, Selvatico, MartiniMuseo Santa Caterina, Treviso, fino al 28 luglio
Per chi: è alla moda
La figura femminile, l’eleganza e lo stile sono al centro di questo percorso espositivo che esplora il momento, a cavallo tra Otto e Novecento, in cui le donne hanno conquistato più spazi di libertà e indipendenza anche grazie alla moda. Tra le opere esposte abiti, dipinti, ma anche ventagli e cappellini d’epoca.
Ritratto di Wally Toscanini di Alberto Martini
33. Tempi nuovi di Stefano Non
Cubo Unipol, Bologna, fino all’11 maggio
Per chi: ama giocare
Nelle due sedi di Cubo in Torre Unipol e in Porta Europa, l’artista bergamasco Stefano Non propone 17 opere tra installazioni plastiche e video che raccontano la sua ricerca in tematiche d’attualità come la gamification e il post umano. Gli scenari sono quindi futuribili ma raccontano molti passi scientifici della storia.
34. Gio Ponti. Ceramiche
Museo Internazionale della Ceramica, Faenza, fino al 13 ottobre
Per chi: apprezza eleganza e stile
Negli anni Venti del Novecento il grande architetto, designer e intellettuale milanese è direttore artistico della Richard Ginori. La ceramica diventa un ottimo punto di partenza per sviluppare la sua creatività anche con altre realtà della produzione soprattutto a Faenza. In mostra moltissimi esempi del suo lavoro tra manufatti, disegni e arredi.
35. Escher
Palazzo dei Diamanti, Ferrara, fino al 21 luglio
Per chi: apprezza i rompicapi
Il geniale maestro olandese e le sue inconfondibili opere sono al centro di un percorso espositivo che ripercorre le sue opere più note. Dai teoremi geometrici alle intuizioni matematiche, dalle riflessioni filosofiche ai paradossi della logica, difficile rimanere immuni ai mondi immaginifici di Escher.
Occhio, Maurits Cornelis Escher - The MC Escher Company
36. Bruno Munari. Tutto
Fondazione Magnani-Rocca, Mamiano di Traversetolo, Parma, fino al 30 giugno
Per chi: vuole tutto
La più grande mostra italiana su una delle figure più importanti, geniali e originali del design, della comunicazione visiva e della cultura italiana, Bruno Munari. Grafica, oggetti, opere d’arte, copertine di libri, settant’anni di idee che hanno formato più di una generazione e trasformato il senso estetico degli italiani e non solo.
Tutto Munari
37. Il rumore della memoria. Arte e impegno civile per i 50 anni del Museo del deportato
Museo Monumento del deportato politico e razziale, Carpi, fino al 1° maggio
Per chi: crede nell’arte impegnata
Sorgeva poco lontano da Carpi, a Fossoli, il campo di concentramento voluto dalla Repubblica Sociale Italiana, anticamera per i lager nazisti ed è per questo che Carpi insiste molto sulla memoria. Anche artistica, attraverso mostre come questa che propone una serie di disegni, dipinti e bozzetti di Picasso, Guttuso, Cagli e altri.
38. L’incanto del vero. Frammenti di quotidiano nella natura morta tra Sei e Settecento
La Galleria Bper Banca, Modena, fino al 30 giugno
Per chi: apprezza la pittura di genere
Filo conduttore della mostra la natura morta, uno dei soggetti più frequenti nella storia dell’arte. Una vera e propria moda soprattutto tra Sei e Settecento. Il percorso espositivo comprende una trentina di opere provenienti sia dalla collezione Bper Banca sia da collezioni private e pubbliche. Un’immersione nella pittura alla ricerca di dettagli e significati.
Natura morta di Cristoforo Munari
39. Preraffaelliti. Rinascimento moderno
Museo Civico San Domenico, Forlì, fino al 30 giugno
Per chi: si sente anche un po’ inglese
Un’imponente raccolta di opere, oltre 300, raccontano la profonda influenza dell’arte italiana, dal Medioevo al Rinascimento, sul movimento artistico che ha rivoluzionato l’Inghilterra vittoriana e influenzato in maniera determinante la stagione europea del simbolismo. Esposti dipinti, sculture, tessuti, libri illustrati, manufatti e gioielli.
40. Manuele Cerutti. Quem Genuit Adoravit
Collezione Maramotti, Reggio Emilia, fino al 28 luglio
Per chi: preferisce la pittura contemporanea
Propone un nuovo corpus di opere tra dipinti e disegni su carta la mostra di Cerutti. Molto autobiografico, il percorso espositivo focalizza l’attenzione su esperienze semplici ma intense, dalla paternità ai primi anni di vita del figlio, con una delicatezza e sensibilità raffinate e intime.
Una delle opere di Manuele Cerutti
41. Sul guardare. Atto II. Berlinde de Bruyckere, Carol Rama, Giovanni Angelo Del Maino
XNL Arte, Piacenza, fino al 30 giugno
Per chi: cerca incroci tra arte di ieri e di oggi
Un inedito dialogo tra Berlinde de Bruyckere e Carol Rama intorno a un’importante opera del patrimonio delle collezioni della diocesi di Piacenza di recente attribuita al noto scultore pavese Giovanni Angelo Del Maino. La mostra nasce dalla volontà di riflessione sul tema della resilienza al dolore tra vulnerabilità e forza.
42. André Butzer. Liebe, Glaube un HoffnungMuseo Novecento, Firenze, fino al 9 giugno
Per chi: ama l’astrazione contemporanea
È un’originale commistione tra arte del primo Novecento, comunicazione, fumetti e cultura pop diffusa l’opera di Butzer in mostra a Firenze. Un percorso cronologico che inizia con le prime opere più espressioniste e arriva alle astrazioni più recenti. Un universo artistico originale, colorato, quasi fantascientifico.
Liebe, Glaube un Hoffnung, la mostra di André Butzer al Museo Novecento - foto di Ela Bialkowska OKNO studio
43. Anselm Kiefer. Angeli caduti
Palazzo Strozzi, Firenze, fino al 21 luglio
Per chi: non ha paura dei miti
Prosegue il calendario di mostre dedicate a grandi artisti del contemporaneo a Palazzo Strozzi con il tedesco Kiefer che si confronta con gli spazi dello storico edificio presentando opere del passato e nuove produzioni che esplorano i temi del mito, della poesia, della storia e della letteratura.
Daphne di Anselm Kiefer
44. Il Sassetta e il suo tempo. Uno sguardo sull’arte senese del primo Quattrocento
Museo di San Pietro all’Orto, Massa Marittima (GR), fino al 14 luglio
Per chi: ha un gusto raffinato
Originale interprete della pittura senese fra Gotico e Rinascimento, il Sassetta è al centro della mostra che include una cinquantina di opere del periodo. Il percorso espositivo prende spunto dall’opera “Arcangelo Gabriele” esposta in modo permanente al museo di Massa Marittima e vero e proprio capolavoro dell’arte senese.
45. La libera maniera. Arte astratta e informale nelle collezioni Intesa Sanpaolo
Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi, Arezzo, fino al 9 giugno
Per chi: vuole focalizzarsi sul secondo dopoguerra
Sono 34 le opere che costituiscono il nucleo centrale di questa mostra che focalizza l’attenzione sulla produzione artistica in Italia tra la seconda guerra mondiale e gli anni Sessanta del boom economico. Momento di grande fibrillazione che ha visto artisti come Carla Accardi, Achille Perilli, il Movimento Arta Concreta, Mario Nigro, Enrico Baj e molti altri fare un salto nella sperimentazione molto interessante.
Composizione di Mario Nigro
46. ’60 Pop Art Italia
Palazzo Buontalenti, Pistoia, fino al 14 luglio
Per chi: ha un’anima pop
Curata da Walter Guadagnini, la mostra presenta 60 opere che ricostruiscono la Pop Art in Italia attraverso i suoi maggiori esponenti tra i quali Mario Schifano, Tano Festa, Mimmo Rotella, Pino Pascali, Giosetta Fioroni e molti altri ancora. Un itinerario attraverso le opere che porta alla scoperta delle diverse città coinvolte nel fenomeno: Roma, Milano, Torino, Venezia, Palermo e Pistoia
47. Walter Albini. Il talento, lo stilistaFondazione Museo del Tessuto, Prato, fino al 22 settembre
Per chi: è appassionato di moda
Walter Albini è stato un maestro nel suo campo. Geniale stilista che ha dato un impulso al pret-à-porter nella moda italiana, è ora protagonista di un percorso espositivo affascinante e ricco di storia. Scomparso in giovane età ha lasciato un’eredità culturale importante raccolta da anche da chi la moda la fa oggi.
48. L’altra collezione. Storie e opere dai depositi della Galleria
azionale delle Marche
Galleria Nazionale delle Marche, Urbino, fino al 5 maggio
Per chi: è curioso di patrimoni storici
Sono 60 le opere esposte per questa mostra che propone una parte della collezione meno nota della Galleria Nazionale. Un’occasione per scoprire un patrimonio importante e ancora poco valorizzato.
49. Spiriti selvaggi. Antonio Ligabue e l’eterna caccia
Palazzo dei Priori, Fermo, fino al 5 maggio
Per chi: è un po’ naif
Sono circa 40 le opere di Ligabue esposte per questa mostra importante che ne analizza sia i lavori dedicati alla natura sia alcuni autoritratti nei quali dipinge il suo dolore esistenziale. L’urgenza narrativa di Ligabue è gridata attraverso forme e colori che caratterizzano le sue opere.
50. Palagonisch. Giuseppe Agnello | Gabriele Massaro | Stefan à Wengen
Haus de Kunst, Cantieri Culturali della Zisa, Palermo, fino all’11 maggio
Per chi: si lascia stupire
Neologismo coniato da Goethe nel suo “Viaggio in Italia”, Palagonisch serve a descrivere la fascinazione mista al disgusto che gli provocò la visita della Villa Palagonia di Bagheria, la nota villa dei mostri. La mostra esplora in senso contemporaneo ciò che è palagonico, ovvero terribilmente bello e renderlo sensibilmente tangibile dal pubblico attraverso le opere di tre artisti contemporanei.
Installazione di Giuseppe Agnello
51. Rosalia 400Palazzo Branciforte, Palermo, fino al 29 settembre
Per chi: vuole celebrare la santa in modo diverso
In occasione della ricorrenza dei 400 anni dal ritrovamento delle spoglie di Santa Rosalia, patrona di Palermo, la Fondazione Sicilia ha promosso un progetto espositivo originale che include lavori di Letizia Battaglia, Fabio Sgroi, Davide Camarrone, Dacia Maraini e molti altri impegnati tutti a raccontare le eredità di una santa e le complessità di una città.
La grotta del santuario di Santa Rosalia in uno scatto di Fabio Sgroi
Elisa Carlisi
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