Agrigento, capitale italiana della cultura 2025. Protagonisti del territorio tra storia e immagini
La generazione X ha cominciato a conoscerla fin dai banchi di scuola quando in terza elementare iniziava lo studio della storia. Nell’immaginazione di noi bambini, la Valle dei Templi di Agrigento, era la casa degli dei, una sorta di Olimpo in terra. Proseguendo, è stata tappa d’obbligo per le gite d’istruzione che sarebbero servite (il condizionale è d’obbligo visto che per gli studenti di ogni generazione le gite istruttive sono distruttive) a far conoscere le testimonianze del passato che il mondo c’invidiava, e, più in là, proseguendo gli studi, Agrigento era metafora della Sicilia e della sicilianità studiando il composito universo pirandelliano. Molti di noi scoprirono la provincia agrigentina, leggendo i romanzi di Sciascia, di Racalmuto, “Il giorno della civetta”, “A ciascuno il suo”, “Una storia semplice”, solo per citarne alcuni, che restituivano un’istantanea della Sicilia e delle sue contraddizioni. Un uomo istrionico, colto, acuto che ha segnato la storia de