Agrigento, incontro dei soci del movimento per la sostenibilità sul tema rigassificatore

Il battagliero e indomito Alessio Lattuca, nelle vesti di Presidente del Movimento per la Sostenibilità dopo l’incontro di oggi, rilancia il suo no, fermo e chiaro contro qualsiasi ipotesi di costruzione di un rigassificatore a Porto Empedocle, guarda caso a 2 passi dalla Valle dei Templi , sito Unesco e in linea d’aria sotto la casa natale di Luigi Pirandello.

Dopo l’incontro di oggi ho spiegato ai soci del Movimento, incalza Lattuca che il progetto di realizzare il rigassificatore a Porto Empedocle è tornato più forte di prima, già da tempo sostenevo che l’opera che secondo molti era finita a binario morto, avrebbe potuto essere riesumata, (vox clamantis in deserto).

Infatti dopo che anni fa abbiamo bloccato attraverso un ricorso del nostro movimento con tanto di revoca, da parte della Commissione Concorrenza dell’UE di 12 miliardi di contributi (vuoto/pieno) concessi dal Governo Prodi, perché ritenuti aiuti di Stato.

Le cose adesso sono purtroppo cambiate.

Le Istituzioni Europee hanno perpetrato un’operazione di dubbio gusto, infatti in maniera inusuale in seduta plenaria commissione e parlamento europeo hanno deliberato, con soli 28 voti in più, di inserire in Tassonomia il gas climalterante che diventa green, ergo così si può accedere ai contributi del PNRR appositamente inseriti nel Decreto del Governo Draghi per la realizzazione e la gestione dei rigassificatori e dei gasdotti.

Di fatto il progetto che inizialmente sarebbe costato 500 milioni di euro, adesso è lievitato a circa 2 miliardi di euro e dal PNRR sono previsti contributi dell’80 %. ovviamente, ottenute le “eventuali” rinnovate autorizzazioni.

Sempre casualmente, il nuovo piano industriale Enel prevede esclusivamente energie rinnovabili e green (vedi emissioni di titoli ESG) e del totale allontanamento dal gas.

E non è causale che prima il Decreto Assessoriale della regione siciliana n.45 del 13 settembre, a firma dell’Assessore all’Energia Di Mauro e del Dirigente Generale del Dipartimento Burgio ha dato il via libera di inizio lavori alla società Nuove Energie del rigassificatore attraverso una proroga di 70 mesi per concludere i lavori entro il 29 aprile 2028.

Alessio Lattuca annuncia che a breve saranno inoltrati i ricorsi, perché a nostro avviso ci sono motivi di illegittimità nel provvedimento.

Successivamente il Governo Meloni con decretazione d’urgenza il 27 novembre, nel nuovo Decreto Energia ha deliberato e considerato che questi impianti e le infrastrutture connesse sono opere “di pubblica utilità, indifferibili e urgenti”. L’esecutivo con la massima supponenza a colpi di decreti decide sulle sorti di un territorio quello empedoclino a ridosso del Parco Archeologico e di un mare incontaminato di dare il via alla costruzione di un rigassificatore.

Il dado è tratto: c’è un disegno politico a Palermo e a Roma di piazzare secondo loro con forzature normative a casa nostra questo ecomostro.

Posso dire che abbiamo costituito una rete ampia per ricorrere e opporci in tutte le sedi giudiziarie e attraverso i media e la sensibilizzazione e la presa di coscienza dei cittadini che forse dopo il referendum avevano dato già vinta la battaglia.

Invece ancora c’è da lottare, anche stasera con i presenti abbiamo fatto il punto della situazione , tra i presenti ringrazio l’On. Ida Carmina che ha aderito da tempo al Movimento per la Sostenibilità per aver ascoltato e collaborato attivamente con questa battaglia sul No al Rigassificatore, che ripeto non è volersi mettere medagliette al petto o cercare applausi o ritorni di altra natura, ma ha un solo fine: la salvaguardia di un territorio e del nostro futuro: turismo, pesca, beni culturali ,economia .

Invito i cittadini agrigentini ad essere attivi con questa battaglia contro il rigassificatore che purtroppo è tornata alla ribalta perché i governi: regionale e nazionale con nonchalance pensano di trovare terreno fertile nella nostra Agrigento, comunico subito che non sarà così e ho già inviato lettere aperte a tutte le Istituzioni locali e nazionali per prendere posizione avendo chiaro cosa si vuole perpetrare in sfregio e danno dei cittadini con l’eventuale costruzione del Rigassificatore.

Antonello Pace 
 

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