Sicilia Classica Festival, la Terza Edizione prende il via da Terrasini con la Turandot
Prende il via la terza edizione del Sicilia Classica Festival con Turandot di Giacomo Puccini, che alla prima rappresentazione, la sera del 29 Agosto all’Anfiteatro Villa a Mare di Terrasini, registra il tutto esaurito al botteghino. “Il Terrasini Opera Festival è uno dei punti cardine del programma estivo del 2020. Lo ripeteremo perché abbiamo capito che funziona”, afferma l’assessore Vincenzo Cusumano, “puntiamo sulla cultura, vogliamo che questo programma abbia delle qualità e che riesca ad abbracciare tutte le discipline e tutte le materie. Per un paese come Terrasini che ama moltissimo inventarsi e rimanere sulla cresta dell’onda è importante continuare con questa via”.
Lo spettacolo replica questa sera alle 21.15, sempre a Terrasini, e poi il 5 e il 6 settembre a Castellammare del Golfo, all’Arena delle Rose, accompagnato dall’Orchestra Filarmonica della Sicilia e dal Coro Lirico Mediterraneo. “Dopo Cavalleria Rusticana e La Traviata degli scorsi anni, quest’anno portiamo in scena la Turandot di Puccini”, dichiara Nuccio Anselmo, presidente e direttore artistico del Sicilia Classica Festival, “dopo mesi di chiusura totale, riprendere con una delle opere più importanti quale è la Turandot di Puccini è un orgoglio e un vanto per il Terrasini Opera Festival”, spettacolo che nella preparazione ha richiesto particolari accortezze, come conferma il regista Salvo Dolce.
“Abbiamo lavorato a una regia che mantiene un impianto tradizionale pur nell’essenzialità dei suoi elementi scenici”, racconta il regista, “abbiamo cercato di fare una Turandot dove innovazione e tradizione si confondono, eliminando gli orpelli che non sono necessari per fare teatro e mantenendo appunto l’essenziale: il cantante, la voce, il gesto e il movimento nello spazio. Siamo felici di tornare dopo un fermo obbligatorio per tutti i lavoratori dello spettacolo”. “Questa Turandot si rivela come una sfida per tutti noi musicisti e per tutti gli artisti che hanno avuto la voglia e il coraggio di mettere in scena delle opere e dei concerti”, dice poi Alessandra Pipitone, direttrice insieme a Stefano Romani, “non ci aspettavamo il numeroso pubblico che è qui con noi, non possiamo che augurarci che la situazione si rimetta al più presto per fare ancora musica e arte insieme”, conclude.
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