L’aurora alle forche
Perla incastonata a Oriente, appesa a impalpabili sospiri d’un passato lontano e immanente.
Semplice ma elegante, ammantata da un cupo mistero che ne adombra i contorni.
A un passo dal centro cittadino, ad un angolo di via, dopo lunga e tortuosa salita, svetta la Chiesa del Cristo delle Forche.
Gioiello urbano in declino e rovinoso oblio.
Eppure li’, tra spinosi rovi, giace silente il primo cimitero di Girgenti.
Tra sussurri del vento e candida aurora.
Lì riposano anime erranti, ammorbate da funesto colera, corpi di fossa comune giacciono ormai ossuti la’, ove crescono incolte erbe e spine.
Calpestati sotto un cielo di fumoso dimenticatoio.
Lì sotto, sepolto dalla chiesa, basamento d’un tempio dorico è memoria d’antichi fasti, si crede, e di oscurata beltà, intramontabile alle stagioni che scorrono.
Lì, ove trascorrono mute ore tutte uguali, intervallate dal passare d’auto da essa alienate, irradiata da impavido sole, quella meraviglia è oscurata da selva selvaggia.
Italia Nostra vi invita ad un viaggio virtuale, alla scoperta d’un tesoro da recuperare al suo tempo, da restituire e custodire, fulgido e regale.
Buon viaggio, viaggiatori.
Eva Di Betta
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