Libri: Roberts e Everett e la Sicilia segreta

"In Sicilia Michael Roberts ha trovato un altro capitolo della sua vita: è diventato siciliano al cento per cento".

Nei giardini di Palazzo Reale è l'attore Rupert Everett, accolto come una star, a spiegare perché il suo amico, celebre interprete dello stile con una carriera cominciata più di quarant'anni fa al Sunday Times, ha dedicato alla Sicilia un "safari fotografico"

Ora la direttrice della Fondazione, Patrizia Monterosso, ha riunito entrambi a Palazzo Reale per parlare del libro ma soprattutto per cogliere il rapporto che lega i due artisti con le bellezze siciliane. Una terra segreta tutta da scoprire per chi la conosce e per chi non l'ha mai visitata. Su questa suggestione si sono trovati d'accordo sia Roberts che Everett.
Quello di Roberts è il secondo libro sulla Sicilia. "Ma - dice subito - mentre il primo toccava di questa terra i colori, le gioie e le emozioni, questo secondo volume cerca di cogliere la vita reale e ci consente di coltivare perciò un'idea positiva".

Questo è il senso che Roberts attribuisce agli scatti del suo "road trip" che ha toccato Messina, Acitrezza, Catania, Taormina, il barocco, la Valle dei Templi, Palermo, Mozia, Erice, la Scala dei Turchi, i mosaici delle ragazze in "bikini" della villa romana del Casale a Piazza Armerina. Segni di storie millenarie.

È inevitabile che questa riscoperta della Sicilia sia dedicata a qualcuno. "Non certo - avverte Roberts con un filo di ironia - alla regina Elisabetta a cui sono dedicati tanti libri. Ma ai siciliani. A tutti i siciliani". 

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