Mostra dell’artista Stefano SODDU. Museo Francesco Messina a Milano

Nei giorni scorsi si è tenuta nel museo Francesco Messina di Milano una mostra dell’artista 

Stefano Soddu. Nativo della Sardegna si è traferito a Milano dove vive e lavora. Soddu è un artista di arte contemporanea che ha trovato la sua cifra stilistica nell’uso di materiali  primordiali quali fuoco aria acqua terra (sarebbe d’obbligo – ma fuori dal nostro contesto - la citazione della cosmogenia di Anassìmene di Mileto per arrivare a Aristotele!) dalla cui lavorazione emergono composizioni la cui forma tradizionale – pura geometria – è piatta oppure tridimensionale: cerchi e lame,  parallelepipedi, cubi, composizioni, installazioni.
Troviamo così mattonelle e lastre di ferro o  acciaio “accomunate” a pigmenti di colore, prodotti naturali deperibili, ma permanenti nella loro staticità. Oppure la lavorazione del bronzo come lega plasmabile in grado di dare fisicità alle opere. Ma se volessimo cercare antichi riferimenti  della ‘stoicheia’ nell’opera di Soddu potremmo ricordare che le ‘radici’ o ‘elementi primordiali’ furono  alla base di ricerche e applicazioni per lo studio della medicina, dell’astrologia e della mistica dell’anima.
Ed è proprio questo concetto quasi esoterico e  spirituale dell’anima che rappresenta la chiave di lettura delle opere di Soddu. Egli le titola  per  rendere esplicito il significato della sua idea. 
Infatti  l’opera di Soddu utilizzata per la locandina della mostra è un insieme di  Ruote di acciaio di cm.120  attraversate da un ‘taglio’ che rappresenta  l’apertura verso l’infinito cosmico. La stessa figura viene utilizzata per un’ altra Ruota di acciaio di cm.60 a cui Soddu dà il titolo  Raggi dell’anima. 

All’ingresso del museo è collocata la grande scultura di ferro Panchina bagnata composta da 21 cellette  incavate a semisfera che contengono acqua.  L’altra scultura Anima gialla(mare) di 70 cellette di acciaio, di cui una di cm.10x10 riempita di pigmento giallo, è posizionata nella parte inferiore del museo (ex cripta). Invece una composizione di lastre d’ acciaio ciascuna con una formella colma di pigmenti colorati rappresentano lo Stato dell’anima.

La mostra è aperta fino al 13 giugno.


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