Rischio social per i giovani, a Carini un progetto contro il cyberbullismo
Bambini senza controllo sui social
Secondo i dati raccolti durante il mese di luglio sono pochissimi i bambini ai quali viene negato l’uso dei dispositivi e della Rete da parte dei genitori; la maggior dei preadolescenti e adolescenti utilizzano lo smartphone senza alcun controllo e molti possiedono strumenti tecnologici personali. Gli adulti intervistati (genitori, nonni, zii) inoltre, intuiscono i pericoli della rete ma non sanno come prevenirli.
Un progetto che vuole educare
“Gioca d’anticipo e fai rete” ha avuto come obiettivo quello di educare i giovani ad uso responsabile e propositivo del web, attraverso il gioco di squadra, nello specifico il calcio. Non è un caso, dunque, il nome del progetto che attraverso il gergo calcistico, ha voluto anticipare, attraverso l’educazione digitale, i possibili social risk, in particolare il cyberbullismo, e fare “gruppo”, sensibilizzando eventuali osservatori. “L’emergenza educativa al digitale deve essere affrontata da più parti sociali – dichiara Cetty Mannino, esperta in new media – ecco perché il progetto ha una valenza importante”.
Lo sport favorisce la socializzazione
A credere nel progetto è stata anche l’associazione sportiva dilettantistica Città di Carini, Scuola Calcio Elite, che nella persona del vicepresidente e responsabile del settore giovanile, Giuseppe Contrino, afferma: “Il calcio favorisce la socializzazione tra pari, importantissima per i bambini, aiutando a sviluppare i concetti di condivisione, collaborazione e rispetto, grandi alleati nella costruzione della propria autostima e fiducia in se stessi”.
Mai negare scelte ma aiutare a comprendere
E a guardare con grande attenzione alla crescita, non solo sportiva ma anche personale, dei più giovani è Francesco Rizzo, direttore del centro sportivo e responsabile ideatore del tempo d’estate, già da diversi anni, all’interno della struttura, che spiega: “Ai ragazzi non bisogna negare le scelte che vogliono intraprendere semmai bisogna aiutarli alla comprensione dei no detti dagli adulti. Il dialogo figli genitori deve essere costante a partire da piccoli per crescere adolescenti responsabili”. A coordinare lo staff, i bambini e le bambine e i genitori è stata Francesca Rizzo che è riuscita a trasferire in loro un clima di serenità e soprattutto di divertimento.
Fonte blogsicilia
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