Storie di donne della terra agrigentina di Paolo Cilona


Raccontare le vite degli altri, indossare plurime lenti per ogni sguardo si sia posato sul mondo è ardua, titanica impresa.

Da donna a donna, da cuore a cuore, da palpito a palpito l'emozione filtra lucente, nitido smalto su palpebre accese.

Storie di donne della terra agrigentina costituisce un prezioso scrigno letterario, che restituisce alla memoria e al tempo il vissuto operoso, l'anima vivida, il cuore battente in corsa su lucido, netto asfalto, bruciante, al pari della vita stessa, di sessanta donne agrigentine d'un passato vicino o lontano. 

Personaggi egregiamente tratteggiati dalla penna ricercata e sapiente di Paolo Cilona, che ha narrato le loro storie dopo attento studio analitico e sentimentale a un tempo.

Ha saputo, l'autore, con la sua carrellata in toto al femminile, cogliere nel segno e nel senso intimo d'esistenza. Di sessanta esistenze variegate ma accomunate da una medesima sete d'acqua viva. E la loro sete si rispecchia nella sete di  ciascuno di noi, nel nostro desiderio consapevole o inconsapevole, a noi stessi sovente ignoto, di voler rendere qualcosa di buono al mondo, amorevole guscio che ci accoglie ed entro cui siamo immersi.

Ecco così che paiono prender corpo i più elevati tra i sentimenti umani, che si tramutano in nobile agire in multipli campi del vivere. 

Innanzi agli occhi d'un lettore sempre più catturato dalle pagine del libro, sfilano quella determinatezza e la tenacia ardita di Damareta, che seppe coniugare nei suoi giorni una grande umanità di donna e madre, con il suo autorevole carisma e la sua strenua lotta per il rispetto della vita, contro il rito crudele e barbaro degli umani sacrifici agli dei.

Ammaliante delicatezza poetica, profondità espressiva ci delinea la figura di Mariuccia Linder, con la sua traboccante passione per l'arte teatrale, specchio riflesso dell'essere. E quell'armonia del vivere che fa da scudo e da balsamo all'animo, un viaggio senza spazio e senza tempo, trasversale ai giorni ma immanente in ogni azione, in ogni gesto che sia vita.

La carica vitale e accesa di Ines Giganti Curella, l'ardore politico e la modernità del suo vivere, perchè, come sovente diceva lei stessa, "le cose si fanno o non si fanno". 

E, se si è animati d'animo forte, si percorre a piedi nudi in corsa la vita, si rende indietro alla società tanto di più. Come lei stessa fece, nella politica, nella professione, nella famiglia. Un cerchio concentrico ove tutte le attitudini d'espressione sono parimenti orientate al meglio che si possa fare, e ove si possa ridare al paese di cui siamo figli.

Emana profumo di un'assenza che sovrasta gli anni, questo pregiato testo, e si fa viva testimonianza di figure ferree in vita, baluardi esempi di moralità,  corazzate nel loro operato terreno. 

Alta svetta la prima donna in seno al foro agrigentino, l'avvocatessa penalista Marika Nicosia Caruselli, fondatrice della sezione agrigentina della Fidapa, Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari, e presidente della sede nazionale,  che sposò giustizia e dover di patria insieme.

Le donne, anime leggiadre e granitiche, cortecce di cristallo, tali da infrangere gelido omertoso muro, lasciandosi avvolgere dalla legalità, lottando contro il marcio, come Provvidenza Rumore, che testimoniò contro la mafia e, probabilmente, da quella vorticosa piovra tentacolare risucchiata, in un dimenticatoio inaccettabile, ove neppur da morta s'ebbero di lei notizie certe.

Lottatrici libere, per i diritti, battagliere ardenti, come Accursia Pumilia, dall'autore definita "la passionaria di Agrigento", per il suo vigore nella battaglia per le pari opportunità, ancora oggi evanescente impalpabile fazzoletto, ricamato con ogni battito femminile nutrito di ricerca d'equilibrio, d'anelata uguaglianza sociale e giuridica, d'assenza d'ostacoli perchè, nel venire al mondo, nudi, siamo tutti uguali. 

E' il vestito che ognuno si cuce addosso col proprio sè, a farci tutti diversi, tutti unici, ma, tutti ugualmente liberi, d'essere, di pensare, d'agire. 

Eva Di Betta 



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