Elezioni presidenziali in Polonia

I due candidati, entrambi ex eurodeputati 48enni, rappresentano due volti opposti del Paese: il presidente uscente è rappresentante di una Polonia, conservatrice, tradizionalista, e supportata dalla Chiesa cattolica; il sindaco di Varsavia, candidato dai liberali centristi.



Il voto viene visto dagli osservatori come una sorta di referendum tra le politiche populistiche ed europeiste. Da una parte il presidente uscente Andrzej Duda, sostenuto dal partito conservatore Legge e Giustizia, dall’altra il candidato liberale, il sindaco di Varsavia Rafal Trzaskowski.
In caso di ballottaggio si arriverà al 12 luglio. Alle 21, quando chiuderanno le urne, saranno diffusi i primi exit poll. 

I due candidati, entrambi ex eurodeputati 48enni, rappresentano due volti opposti del Paese e lo hanno mostrato anche nella scelta dei luoghi dei comizi conclusivi della campagna elettorale.
Le elezioni erano originariamente previste per il 10 maggio, ma sono state rinviate a causa dell’epidemia di coronavirus, ed agli elettori è stata data la possibilità di votare per posta. 

L’opzione è stata scelta da 192mila dei 30 milioni degli aventi diritto al voto. Nel frattempo il rinvio ha portato a un cambiamento di candidato nell’opposizione: Piattaforma Civica aveva inizialmente puntato su Malgorzata Kidawa-Blonska, considerata in grado di rassicurare parte dell’elettorato conservatore. Ma la sua candidatura, unica donna fra gli aspiranti, non era mai decollata e l’annuncio che avrebbe abbandonato la corsa per protesta contro l’ipotesi del voto postale – accusato di scarse garanzie .

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