Inarsind, Agrigento chiede, ancora una volta, rispetto dei tempi e norme certe

INARSIND Agrigento, considerate le numerose segnalazioni dei professionisti ingegneri ed architetti, ancora una volta chiede agli Enti di rispettare i tempi di istruttoria delle pratiche e di lasciare meno spazi interpretativi delle norme, dotandosi di regolamenti, atti di indirizzo condivisi e richieste di chiarimento ai dipartimenti Regionali.

Troppo spesso, nonostante una forte spinta normativa alla semplificazione, i diversi Enti decodificano in modo differente il senso della norma ,facendo sì che, ciò che è possibile fare in un Comune o in una Provincia, non lo è altrove. A complicare ulteriormente il quadro normativo, recenti sentenze di Cassazione, che pur non sostituendosi alla legge, costituiscono orientamento normativo, hanno fatto si che, ad esempio, si escluda il silenzio-assenso nei procedimenti riguardanti il patrimonio culturale e paesaggistico, dilatando senza limiti la tempistica per il rilascio di un parere.

Gli uffici sono inoltre a corto di personale tecnico ed è sempre più difficile confrontarsi con Comuni, Soprintendenze, Agenzia del territorio ed altro ancora. E’ evidente come emerga un quadro in cui la semplificazione delle procedure e la contestuale necessità di avere delle norme certe, vadano a velocità differenti e ciò aumenta il rischio di commettere degli errori soprattutto per i professionisti. 

Non aiuta infine un recepimento non del tutto dinamico del testo unico sull’edilizia che espone ulteriormente la nostra Regione a rallentamenti nell’evoluzione normativa. INARSIND chiede pertanto alle associazioni di categoria ed agli organi di rappresentanza delle professioni tecniche di unirsi e fare proprie le istanze dei liberi professionisti al fine di cercare insieme valide soluzioni.

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