La domenica italiana
Italia, un museo a cielo aperto. Il Belpaese raccoglie una percentuale assai corposa di tutto il tesoro culturale mondiale. L'agenzia di comunicazione EC dedica un post ogni domenica al nostro paese, al buono ed al bello che ci contraddistingue da sempre. Uno scrigno infinito di bellezze da ricordare. "Abbiamo bisogno di sentire il profumo del passato per dare il giusto valore al presente!"
Oggi andiamo ad #Aosta
📷In foto #aosta #teatroromandiaosta
“La vecchia Aosta di cesaree mura ammantellata, che nel varco alpino èleva sopra i barbari manieri l’arco di Augusto…”. Così scriveva il Carducci per descrivere l’aspetto di questa città italiana da visitare, una città murata magnificamente fondata dai Romani e circondata dalle montagne più belle d’Italia. Aosta vanta un centro a misura d’uomo, perfetto da girare a piedi dopo una giornata nel vicino Parco Nazionale Gran Paradiso. Se entrate nel capoluogo valdostano dalla Porta Pretoria, ingresso est, godetevi le rovine del Teatro Romano.
(Aosta è la 2ª città dopo Roma con il maggior numero di resti romani ancora visibili, non a caso è definita "la Roma delle Alpi").
Appena all’interno della cinta muraria è visibile in tutta la sua imponenza la monumentale facciata meridionale del teatro romano di Aosta, alta ben 22 m., scandita da robusti contrafforti e alleggerita da 4 serie di aperture sovrapposte.
L’opera venne realizzata in una fase successiva alla fondazione della città e fu ampliata ulteriormente nei secoli successivi. La cavea è inscritta in un recinto rettangolare che si suppone sostenesse una copertura. L’edificio pubblico era di notevoli proporzioni, si stima infatti che la cavea potesse ospitare oltre 3.000 spettatori, a riprova della grande importanza della città in epoca romana.
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