La domenica italiana

Italia, un museo a cielo aperto. Il Belpaese raccoglie una percentuale assai corposa di tutto il tesoro culturale mondiale. L'agenzia di comunicazione EC dedica un post ogni domenica al nostro paese, al buono ed al bello che ci contraddistingue da sempre. Uno scrigno infinito di bellezze da ricordare. "Abbiamo bisogno di sentire il profumo del passato per dare il giusto valore al presente!".

Oggi andiamo in #sicilia a #caltagirone (📷In foto)



Collina dei vasi, regina delle montagne, terra di argilla, fortezza delle giare, città delle ceramiche, tanti sono i nomi per ricordare Caltagirone, provincia catanese dalle origini antichissime, addirittura preistoriche. Posta a 68 chilometri da Catania e a 608 metri sul livello del mare, la città domina la piana di Catania e di Gela, in una scenografica posizione ad anfiteatro tra i Monti Iblei e i Monti Erei. 

Le tracce della sua storia millenaria impreziosiscono percorsi e itinerari turistici grazie a un patrimonio archeologico, artistico e architettonico tra i più rilevanti del Mediterraneo. In particolare, Caltagirone è famosa al mondo per la produzione artigianale della ceramica che, ancora oggi, impegna numerosi artigiani, detti "cannatari". La loro attività, tramandata da generazione in generazione, si è perfezionata col tempo conservando, tuttavia, i motivi moreschi e i colori tipici della tradizione: turchino, verde ramino, giallo, oro, manganese. 

Per le strade della città una miriade di negozietti espone i prodotti caratteristici di questa antica arte: dai piatti alle maioliche, dalle mattonelle ai vasi - utilizzati per la conservazione del miele, prodotto tipico della zona - agli originali stampi per la mostarda, altro dolce della tradizione siciliana, a base di mosto di vino cotto e aromatizzato. Il culto dell'artigianato locale, così vivo a Caltagirone, rende omaggio a una città d'arte che offre già di per sé un'immagine di opulenza e intatto decoro architettonico ed urbanistico, ricca di monumenti e palazzi sontuosi, come il Palazzo Gravina e la basilica normanna di San Giacomo (patrono della città), che si affacciano sulle due vie principali del centro storico, Corso Vittorio Emanuele e Via Roma.

Da qui è possibile accedere al Museo Regionale della Ceramica, aperto tutti i giorni dalle 9 alle 18h.30 (per informazioni, tel. 0933/21680). L'elemento di maggior richiamo turistico per la città rimane la scenografica scalinata composta da 142 gradini che collegano la città alta alla città bassa. La scala fu costruita nel Seicento, e nel 1954 le alzate di ogni gradino furono rivestite con mattonelle in maiolica, dipinte di vivacissimi motivi geometrici e antropomorfici. Durante la festa in onore di San Giacomo, il 24 e il 25 luglio, la scala viene illuminata con lumini "coppi" ad olio che formano disegni ornamentali sempre diversi, celebrando così la tradizionale Luminaria.

Il centro storico è stato insignito del titolo di Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 2002, facente parte del consorzio del Val di Noto.

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