La domenica italiana
Italia, un museo a cielo aperto. Il Belpaese raccoglie una percentuale assai corposa di tutto il tesoro culturale mondiale. L'agenzia di comunicazione EC dedica un post ogni domenica al nostro paese, al buono ed al bello che ci contraddistingue da sempre. Uno scrigno infinito di bellezze da ricordare. "Abbiamo bisogno di sentire il profumo del passato per dare il giusto valore al presente!"
Oggi andiamo a #SantoStefanoQuisquina #teatroandromeda
Santo Stefano Quisquina è situato nell'entroterra agrigentino, ubicato ad un'altezza di 732 m s.l.m. È circondato dai monti Sicani, che fanno da corona al paese.
Il nome del comune deriva dal greco στέφανος (pronuncia stéfanos), corona, in quanto coronato dai monti Sicani: fu deciso, così, di consacrare il paese a Santo Stefano Protomartire. Quisquina, invece, è il nome della zona boschiva che circonda il comune: il nome deriva dal termine arabo coschin, cioè oscurità, per via della fittezza dei suoi boschi; il nome attuale, "Santo Stefano Quisquina", fu assunto definitivamente nel 1863.
Il teatro Andromeda è un teatro all'aperto sito a Santo Stefano Quisquina, nei monti Sicani.
Questo teatro è stato costruito da un pastore artista di nome Lorenzo Reina che ha realizzato in una zona panoramica della città un palco circolare e dei posti a sedere costituiti da dei blocchi di pietra riproducono la forma delle stelle della costellazione di Andromeda da cui il nome e il numero di posti a sedere uguale alle stelle della costellazione. Il teatro sta riscuotendo un grande successo venendo presentato persino alla XVI edizione della Mostra internazionale di architettura della Biennale di Venezia.
In corrispondenza del solstizio d’estate l’ombra del sole proiettata da un disco posto alle spalle del palco proietta un cerchio che coincide con uno spazio nero circolare sul palco. Allo stesso modo dalla bocca di una scultura al tramonto passa un raggio di sole dalla bocca.
Viene anche definito il teatro in pietra più alto al mondo per il fatto di trovarsi circa a quota 900 metri.
Complesso artistico
Attorno alla struttura il proprietario ha creato un percorso artistico con una serie di sculture concesse da altri artisti come Icaro morente di Giuseppe Agnello del 2007, oppure la scultura Imago della parola. Nell'area vengono organizzati eventi artistici e rappresentazioni teatrali promosse dall'artista proprietario.
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